venerdì 18 gennaio 2013

Il regno dei lupi. Terzo volume di Martin fagocitato!

Penso che potrei leggere più solo i volumi di Martin. E' il terzo in ordine cronologico ed è stato concluso in pochissimo tempo. 

Il regno dei lupi, personalmente regalato da mio fratello a Natale e letto tutto nel mio viaggio a Boston, è non solo il terzo volume di Le Cronache del ghiaccio e del fuoco (ovvero il primo del secondo volume di A clash of kings), ma anche il secondo testo di riferimento della seconda stagione della serie televisiva Il trono di spade (HBO). Avendola già vista, posso affermare che il secondo volume (Il grande inverno) assieme al terzo e, presumo anche, il quarto (che sto iniziando) sono, infatti, i riferimenti della stesura del copione della seconda stagione. 

Anche in questo caso, posso ritenermi soddisfatta del lavoro di traduzione intersemiotica e preciso che il motivo della mia lettura "affamata" non risiede solo nel fatto di avere la possibilità di leggere e rappresentarmi la storia con un riferimento visivo (le facce degli attori, le scenografie, ecc.), ma anche nell'opportunità di scoprire il valore aggiunto del volume: ovvero la possibilità di scoprire un qualcosa in più, un qualche particolare o dialogo, che nella traduzione erano andati perduti

Penso che i due personaggi che mi hanno maggiormente appassionato siano quelli di Bran e di Arya

Bran, rimasto da solo a Grande Inverno, deve fare le veci degli Stark. Pensa spesso a sua madre e a suo fratellastro Jon Snow. Ma pensa anche ad altro. Non solo sembra avere un particolare legame con il suo metalupo, ma continua ad avere sogni che lo terrorizzano. Spesso sogna un corvo con tre occhi che, nonostante la riluttanza del suo caro maestro Luwin, potrebbe significare qualcosa. Questo qualcosa viene rivelato da Jojen Reed: deve imparare a utilizzare il terzo occhio. Ora bisogna capire cosa s'intende per terzo occhio :S

A questo proposito inserisco qui sotto uno dei teaser della terza stagione (marzo 2013)


Arya è assolutamente fantastica. Prova sempre sensazioni di paura, ma che riesce comunque a incanalare in maniera tale da sopravvivere a tutte le vicissitudini che le stanno capitando, dopo aver visto la morte di suo padre, assieme a Gendry (il Toro, ovvero il figlio bastardo di Re Robert) e Frittella. Questa sua forma di "razionale paura" le deriva in parte dagli insegnamenti avuti ad Approdo del Re dallo spadaccino Syrio Forel. 
Vi riporto alcune frasi: 

Silenzioso come un'ombra (p. 94)

La paura uccide più della spada (p. 226)

Infine, estremamente interessante è la conoscenza che Arya fa di Jaqen H'ghar, un criminale cui aveva precedentemente salvato la vita e che, come lei, si trova ad Harrenhal come prigioniero. Chi è? Come farà a mantenere la promessa fatta ad Arya di uccidere tre persone di sua scelta per pagare il suo debito di vita?

C'è però un elemento che mi sfugge. Essendo questo volume intitolato come Il regno dei lupi e, dunque, presupponendo una maggiore attenzione verso la famiglia Stark e alle sue vicissitudini, perché il personaggio di Robb, che ha riportato molte vittorie contro i Lannister, non è in questo volume utilizzato come punto di vista della narrazione? 

A questa domanda, risponderò con la lettura del quarto volume!

GEORGE R. R. MARTIN
Il regno dei lupi
(III volume di Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco)
Oscar Mondadori
2012
(euro 10,00)

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